Mitologia Greca e Romana

Mitologia, lettera B

Busiride, Bute, Buzige.

BUSIRIDE: gigante mostruoso figlio di Poseidone e di Lisianassa, posto a capo dell'Egitto dal re Osiride allorché questi era partito per la sua grande spedizione attorno alla terra.
Il regno di Busiride era già stato colpito da siccità e carestia per un periodo di otto o nove anni, ed egli aveva interrogato gli àuguri greci per averne consiglio. Suo nipote, un famoso veggente cipriota chiamato Frasio o Trasio o Tasio, figlio di Pigmalione, dichiarò che la carestia sarebbe cessata se ogni anno uno straniero fosse stato sacrificato in onore di Zeus. Busiride cominciò col sacrificare Frasio stesso e poi sacrificò altri ospiti occasionali fino all'arrivo di Eracle, il quale lasciò che il sacerdote lo trascinasse presso l'altare. Gli cinsero il capo con una benda e Busiride, invocando gli dèi, si preparava ad alzare l'ascia sacrificale, quando Eracle spezzò le corde che lo legavano e massacrò Busiride, Anfidante, figlio di Busiride, l'araldo Calbe e tutti i sacerdoti che assistevano al sacrificio, ponendo così fine a un rito poco gradito a Zeus.

BUTE: 1. figlio di Borea e fratellastro di Licurgo. Bute e Licurgo erano nati da diverse mogli, che non erano Orizia, moglie legittima del dio.
Bute cercò di uccidere il fratellastro Licurgo, ma, appena i suoi piani furono scoperti, dovette fuggire via, con i suoi seguaci, e andò a stabilirsi a Nasso, dove visse di brigantaggio e di pirateria.
Nel corso di una delle spedizioni, attaccò la Ftiotide, in Tessaglia, per rapirvi donne. Qui incontrò alcune adoratrici di Dioniso. La maggior parte scapparono, ma la nutrice del dio, Coronide, fu rapita e data a Bute. In seguito alle preghiere della giovane, Bute fu fatto impazzire da Dioniso, egli si gettò in un pozzo e morì.

BUTE: 2. Figlio del re d'Atene Pandione e di Zeusippe. Ha per sorelle Filomela e Procne, e per fratello Eretteo. Re Pandione morì di dolore quando conobbe la sorte delle figlie Procne e Filomela, e del nipotino Iti. I suoi figli gemelli se ne divisero l'eredità: Eretteo divenne re di Atene, mentre Bute officiava come sacerdote di Atena e di Poseidone. Sposò la figlia d'Eretteo, Ctonia. Proprio a lui si afferma che risalga la famiglia sacerdotale degli Eteobutadi, ad Atene.

BUTE: 3. apicultore ateniese, partecipò alla spedizione degli Argonauti. Mentre la nave Argo attraversava le isole delle Sirene, dove i seducenti canti di quelle donne uccelli furono soffocati dai suoni ancor più seducenti della lira di Orfeo, il solo Bute si gettò in mare per raggiungere a nuoto la riva, ma Afrodite lo salvò, e guidatolo sul monte Erice, oltre il Lilibeo, fece di lui il suo amante, e lo rese padre di Erice, che divenne re della Sicilia.

BUZIGE: (Colui che aggioga i buoi), per primo avrebbe saputo domare ed aggiogare i tori per arare e coltivare i campi. Fu così l'inventore dell'aratura dei campi. Ad Atene sull'Acropoli era esposto un aratro sacro. A Buzige si fa risalire la legge che impediva di uccidere buoi e tori, in riconoscenza dei servizi che rendevano alla terra. Ogni aratura incominciava sempre con una preghiera alla dea delle messi.