MITOLOGIA GRECA E ROMANA
Mitologia, lettera I
Ismene, Issione, Iti.
ISMENE: figlia di Edipo e di Giocasta, sorella di Antigone, Eteocle e Polinice.
Timida, affettuosa, rifiuta spaurita l'invito di Antigone di recarsi con lei a seppellire il fratello Polinice, ma ricambia i rimproveri acerbi della sorella con tenere manifestazioni d'affetto. L'amore per la sorella sa infine fare anche di lei un'eroina e quando questa viene condannata a morte da Creonte e rinchiusa viva nella tomba dei Labdacidi, Ismene si dichiara colpevole anch'essa e chiede supplice alla sdegnosa Antigone di farla partecipe del martirio. Ma Antigone la respinge, e vana riesce anche l'estrema invocazione all'implacabile Creonte, perché salvi in Antigone la fidanzata del figlio Emone. Antigone s'impiccò nella prigione, ed Emone si uccise sul suo cadavere. Secondo alcune versioni del mito, Ismene seguì la sorte di Antigone uccidendosi anch'essa.
Secondo un'oscura tradizione, Ismene amava un giovane tebano, Teoclimeno, e gli aveva dato appuntamento fuori città, vicino a una fontana. Per istigazione di Atena, Tideo, figlio d'Eneo e di Peribea, spiò i giovani e li sorprese. Teoclimeno riuscì a fuggire, mentre Ismene cercò di intenerire Tideo, il quale rimase inflessibile e la uccise.
ISSIONE: re dei Lapiti, figlio di Flegia, o di Ares, o d'Etone, o d'Anzione, o di Pisione e di Perimele, figlia d'Amitaone.
Issione sposò Dia, figlia del re Deioneo, che gli generò Piritoo. Quando Issione chiese la mano della giovane, promise a Deioneo ricchi doni nuziali. Ma, allorché questi, dopo il matrimonio, gli richiese i doni pattuiti, Issione scavò una fossa dinanzi alla soglia del palazzo, con delle braci accese sul fondo, e a tradimento vi precipitò Deioneo, che morì bruciato. Benché le divinità minori giudicassero orrendo questo crimine e rifiutassero di purificare Issione, Zeus, che si comportava altrettanto male quando era innamorato, mosso a pietà, non soltanto lo purificò, ma lo invitò sull'Olimpo alla mensa degli dèi.
Issione si dimostrò ingrato e meditò di sedurre Era che, egli pensava, sarebbe stata ben lieta di vendicarsi delle molte infedeltà di Zeus. Ma Zeus, indovinando le intenzioni di Issione, diede a una nuvola la forma di una falsa Era, e con essa Issione, col cervello troppo offuscato dal vino per accorgersi dell'inganno, si prese il suo piacere. Zeus lo colse sul fatto e ordinò a Ermete di fustigarlo senza pietà finché egli avesse ripetuto le parole: "I benefattori devono essere onorati"; poi lo legò con lacci formati da serpi a una ruota di fuoco che rotola senza posa nel cielo.
La falsa Era, chiamata in seguito Nefele, generò a Issione il bastardo Centauro che, a quanto si dice, divenuto adulto si unì alle cavalle del monte Pelio in Magnesia e generò a sua volta i Centauri, tra i quali il saggio Chirone fu il più celebre. Secondo alcuni i Centauri erano la progenie stessa di Nefele.
Spesso il castigo di Issione è posto agli Inferi, nel Tartaro, accanto a quello dei grandi criminali.
ITI: figlio di Tereo e di Procne, figlia di Pandione re di Atene.
Un oracolo aveva avvertito Tereo che suo figlio Iti sarebbe morto per mano di un congiunto e, sospettando che suo fratello Driante tramasse per impadronirsi del trono, Tereo lo uccise a tradimento con un colpo d'ascia. Quel medesimo giorno Filomela lesse il messaggio che la sorella Procne aveva intessuto su una stoffa. Si precipitò allora nel quartiere degli schiavi, dove la sorella era stata segregata da Tereo, e la liberò. Procne, priva della lingua, non potè rivelare le disgrazie subite; ma, per punire Tereo, si impadronì di Iti, lo uccise e lo fece bollire per darlo in pasto a Tereo al suo ritorno.
Quando Tereo si rese conto di aver mangiato la carne di suo figlio, afferrò l'ascia e inseguì le due sorelle che erano fuggite dal palazzo. Ben presto le raggiunse a Dauli, in Focide, e già era sul punto di commettere un duplice omicidio quando gli dèi li trasformarono tutti e tre in uccelli. Procne divenne una rondine; Filomela un usignolo e Tereo un'upupa. Anche Iti fu trasformato in uccello (un fagiano?).
Secondo un'altra tradizione Tereo sarebbe stato ucciso dalle donne tracie.