MITOLOGIA GRECA E ROMANA


Mitologia, lettera L

Lestrigoni, Lete, Leuce, Leucippe.

LESTRIGONI: mitico popolo di giganti antropofagi situato da alcuni mitografi in Sicilia, da altri nell'estremo occidente. Essi abitavano una città chiamata Telepilo fondata da un certo Lamo, figlio di Poseidone. Nel paese dei Lestrigoni sbarcò Odisseo durante l'avventuroso viaggio di ritorno da Ilio. L'eroe scese a terra e inviò due suoi compagni in ricognizione. Essi incontrarono una giovane che attingeva dell'acqua e le chiesero chi fosse il re del paese. La giovane li condusse a casa sua e chiamò suo padre, Antifate, il quale accorse subito e uccise all'istante uno dei due marinai; poi gridò a tutti i suoi compagni di accorrere. Questi si precipitarono verso il porto, e scagliarono massi enormi sulle navi che furono tutte affondate. Ripescarono poi i marinai come fossero pesci per portarseli a casa per cena. Si salvò solo Odisseo e l'equipaggio della sua nave che era stata, con molta prudenza, ormeggiata lontana e riuscì a prendere il largo.

LETE: nella mitologia greca designa ora una pianura (Aristofane, Rane, 185), ora un fiume (Platone, Repubbl., X) del mondo infernale, dove le anime dei trapassati perdevano il ricordo della vita terrena. Prevalse la figurazione del fiume, la cui acqua dava l'oblio alle anime destinate a entrare in nuovi corpi; così troviamo in Virgilio (Eneide, VI, 703-15). Pausania parla della libazione delle acque del Lete come di una cerimonia iniziatica dell'orfismo. Dante fece del Lete uno dei fiumi del Paradiso terrestre, entro al quale viene tuffato da Matelda, perché perda, prima di salire al cielo, perfino il ricordo di ogni male (Purg., XXXI).

LEUCE: 1. Ninfa, figlia di Oceano e di Teti, amata da Ade che la rapì portandola con sé nel regno delle ombre. Quando ella morì il dio infernale la fece rinascere sotto forma di pioppo bianco presso la fontana della Memoria, nei Campi Elisi. Sulla via del ritorno dagli Inferi, Eracle si intrecciò una corona con le fronde dell'albero che Ade aveva piantato presso i Campi Elisi in ricordo della sua amante, la bellissima ninfa Leuce. Le foglie marginali di tale corona rimasero nere, perché questo è il colore dell'Oltretomba; ma le foglie che aderivano alla fronte dell'eroe furono tinte in bianco-argento dal sudore dell'eroe. Ecco perché il pioppo bianco o tremula gli è sacro; il suo colore significa che Eracle ha compiuto le Fatiche in ambedue i mondi.

LEUCE: 2. Nome dell'Isola Bianca, nel Ponto Eusino, alla foce del Danubio, nella quale secondo le antiche leggende il corpo di Achille, sottratto al rogo, sarebbe stato trasportato dalla madre Teti. Alcuni credono che qui Achille abbia sposato Elena (o Ifigenia, o Medea) e viva regalmemnte una vita di feste e di combattimenti, circondato da un certo numero di eroi. Altri dicono che i naviganti che dal Bosforo si dirigono a nord spesso odono la voce di Achille che canta versi di Omero, e quel suono è accompagnato da zoccolìo di cavalli, grida di guerrieri e clangore di armi.

LEUCIPPE: 1. Moglie di Laomedonte e madre di Priamo, secondo alcune tradizioni.

LEUCIPPE: 2. Moglie di re Testio e madre di Ificlo. Questi partecipò alla caccia di Calidone e alla spedizione degli Argonauti.

LEUCIPPE: 3. Figlia di Testore e sorella di Calcante e di Teonoe.

LEUCIPPE: 4. Madre di Euristeo.